Venerdì 19 luglio, Palazzo D’Amico ha ospitato il secondo “Eco-Forum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare” promosso da Legambiente per sensibilizzare cittadini e istituzioni sulle buone pratiche ambientali. Per l’occasione è stato presentato il progetto “Sicilia Munnizza Free”, nato l’anno scorso con l’obiettivo di liberare la Sicilia dai rifiuti e proiettarla verso le nuove frontiere dell’economia circolare. L’analisi delle tematiche ha visto avvicendarsi numerosi relatori suddivisi in tre sessioni, moderati da Tommaso Castronovo (coordinatore “Sicilia Munnizza Free”) e dal dott. Salvatore Gitto (Legambiente del Tirreno).
Il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ha affrontato la questione della “Criticità e prospettiva nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti”, assieme a Salvo Cocina (dirigente generale Dipartimento Acqua e Rifiuti Regione Siciliana), Rosario Sidoti (presidente SSR Messina Provincia) e Santi Briguglio Polò (presidente SSR Area Metropolitana Messina).
Anita Astuto (Legambiente Sicilia), l’ing. Caterina De Masi (A2A) e il tecnico ambientale Rosario Longo hanno passato in rassegna “Idee e progetti per la gestione virtuosa dei rifiuti in provincia di Messina”.
Melania Nicita (Dipartimento Regionale Rifiuti), Salvatore Gurgone (Legambiente Nebrodi), il sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci e Marc Aurelio Giamboi (Mare Pulito) hanno invece fornito “Dati e prospettive sulla raccolta differenziata e le buone pratiche dell’economia circolare”.
Sono intervenuti anche l’ing. Enzo Colavecchio (Legambiente Peloritani), il dott. Pippo Ruggeri (presidente Legambiente del Tirreno) e il sindaco di Milazzo, avv. Giovanni Formica.
Introducendo il convegno, Pippo Ruggeri ha evidenziato il ruolo della cultura e della conoscenza come fattori indispensabili per alimentare e orientare la sensibilità civica verso la sostenibilità ambientale e ottenere così un miglioramento generalizzato della qualità della vita.
Tommaso Castronovo ha ricordato l’avvio dell’iniziativa “Sicilia Munnizza Free”, risalente a un anno fa, “quando in Sicilia l’ottanta percento dei rifiuti veniva ancora conferito in discarica e solo dieci erano i Comuni che avevano avviato la raccolta differenziata con percentuali superiori al cinquanta percento; mentre del tutto assenta risultava, e risulta tuttora, un sistema di impianti per la gestione virtuosa dei rifiuti”.
La soluzione prospettata consiste in una serie di “impianti per il recupero e il riciclo della frazione organica, da trasformare in compost di qualità e in energia (biogas e/o biometano)”. Dunque, il progetto di A2A per un impianto di digestione anaerobica finalizzato al “recupero della frazione organica del rifiuto solido urbano”, previsto all’interno della Centrale di San Filippo e in attesa delle autorizzazioni regionali.
Francesco D’Amico